Pittrice, figlia del mercante d’arte Ugo Vincenzo Meneghini che incontrò la madre Pecnik Nada Simona (critico d’arte) alla storica biennale di Venezia, nasce il 25 gennaio 1970 a Venezia.
Già a 5 anni si trova ad affrontare il divorzio dei genitori, mentre a 8 anni subisce una rapina a mano armata in casa mentre dormiva. Una infanzia tra i fasti della bella vita (che condivide con il fratello Paolo) ed i vuoti affettivi, la mancanza di punti di riferimento e i continui traslochi.
Da ragazza frequenta il liceo artistico a Treviso, poi torna a Venezia e frequenta l’Accademia di Belle Arti con indirizzo scenografia. Dopo una breve assistenza al teatro “La Fenice”, si sposta a Lubiana, al teatro “Drama”, dove lavora per 5 anni, prima come assistente alla scena ed ai costumi, poi come scenografa. Questo lavoro sarà come un “rifugio” dalla vita nel suo mondo immaginario, ma non le permetterà di esprimersi nella libertà più totale.
Così, nel 2000, dopo la morte del padre, sommersa da varie responsabilità e dalle conseguenze di un fidanzamento infelice, le sue immagini mentali diventano tele. Da questo momento, la pittura sarà la sua unica espressione verso la vita, verso il mondo che continua a osservare con curiosità nei suoi numerosi viaggi.
BIBLIOGRAFIA
- 1° catalogo “I dipinti di Patrizia Meneghini”, finito di stampare il 02/2007 presso la GFP di Azzano Decimo/PN
- 2° catalogo Patrizia Meneghini “Portale o Essenza”, On demand editions 03/2016
- Presente nel catalogo dell’arte moderna, Cairo Mondadori, Cam, n.56 e n.57. (2020-2021)